Mobbing

Per “mobbing” si fa riferimento, in generale, ad un insieme di atti o comportamenti persecutori, protratti nel tempo e perpetrati da parte di uno o più individui ai danni di un altro, generalmente in un contesto lavorativo, con l’obiettivo di emarginarlo ed escluderlo, con il chiaro intento di danneggiarlo.

Affinché il mobbing assuma rilevanza sul piano giuridico è necessario che il terrore psicologico si estrinsechi in comportamenti aggressivi e vessatori che si protraggano nel tempo in maniera ripetitiva, regolare e frequente e che comportino nel soggetto passivo uno stato di stress, agitazione e nervosismo costringendolo ad alterare il suo equilibrio psico-fisico.

Quando si è in presenza di mobbing?

In mancanza di una specifica disciplina normativa, possono costituire esempi di mobbing: le critiche continue e immotivate, la dequalificazione, l’emarginazione, le umiliazioni, le molestie, le angherie e maltrattamenti.

Come difendersi dal mobbing?

Il nostro ordinamento prevede conseguenze civili e, pur non esistendo uno specifico reato, in alcuni casi anche penali, per l’autore degli atti di mobbing, prevedendo risarcimenti economici per le vittime.

Affinché possa essere risarcito del danno subito tuttavia, è necessario che sia il soggetto passivo a fornire prova precisa e dettagliata della sofferenza e del disagio di cui è vittima. Ed è proprio qui che il supporto di un’agenzia investigativa diviene fondamentale.