Il concetto contemporaneo di sicurezza che chiama in causa il security manager, abbraccia un contesto di obiettivi molto ampio che va dalla sicurezza fisica dell’infrastruttura, al controllo della protezione delle strategie produttive dell’impresa, alla sicurezza delle infrastrutture critiche, alla sicurezza informatica, alla sicurezza sul lavoro, alla sicurezza della rete di informazione-comunicazione, alla sicurezza dell’introito merci, alla sicurezza del trasporto protetto dei prodotti, alla sicurezza della privacy, alla fedeltà dei dipendenti, ecc. Rientra in questo campo anche e soprattutto l’attività preliminare di intelligence: analisi del territorio in cui ha sede l’azienda, verifica del contesto competitivo, delle vulnerabilità, delle tipologie di rischio di un approccio integrato di tutela ambientale, scelta delle opzioni di security, ecc.
Gli obiettivi della sicurezza e quello della prevenzione si identificano, inoltre, nel garantire l’incolumità delle persone e dei lavoratori, da intendersi non solo in riferimento ai meri danni fisici, ma anche in riferimento a quelli morali; nella cultura, nello studio e nella gestione per la realizzazione di misure per la prevenzione e per la sicurezza delle informazioni riservate e/o segrete; come la protezione e il contenimento del pericolo. La tendenza a curare la gestione della sicurezza e a prevedere per settori e infrastrutture più sensibili l’obbligo di presenza al proprio interno di professionisti della security qualificati e/o certificati, è oramai da anni in costante crescita.
